Come Cancellare un Protesto: Ecco Cosa Devi Fare Se Sei Stato Protestato

Hai avuto un protesto e vuoi riabilitarti? Le procedure per la cancellazione del protesto esigono dei passaggi obbligati che vanno seguiti con particolare attenzione. Per ottenere la cancellazione di un protesto, infatti, non è sufficiente il pagamento del debito che non era stato onorato, ma occorre che il tribunale si pronunci sulla tua richiesta di riabilitazione. Col decreto di riabilitazione del tribunale potrai quindi recarti presso l’ufficio protesti competente e chiedere la cancellazione.

Richiesta di cancellazione del protesto

Preliminarmente, prima di presentare un’istanza di cancellazione del protesto, è condizione essenziale ma non sufficiente aver saldato integralmente il debito comprensivo degli eventuali interessi maturati. Il saldo deve avvenire entro un anno, trascorso il quale non sarà comunque possibile richiedere la cancellazione del protesto. Una volta saldato il debito, la richiesta di cancellazione del protesto, che può essere presentata non prima di aver fatto trascorrere almeno un anno dall’ultimo atto di protesto, va indirizzata al tribunale competente per territorio (la competenza attiene alla residenza del debitore) e deve contenere alcuni dati e documenti essenziali per la pronuncia dell’Autorità Giudiziaria.

In primo luogo l’istanza deve contenere i dati anagrafici completi (nome, cognome, data e luogo di nascita, indirizzo di residenza completo e un recapito telefonico a cui essere reperibili per eventuali esigenze). L’istanza deve poi essere corredata dall’atto di protesto, dai titoli che erano stati oggetto del protesto (o delle fotocopie purché comprensive di una dichiarazione del creditore che attesti il saldo del debito mediante atto a firma originale) e da una visura aggiornata degli atti di protesto a te riferiti. La visura degli atti di protesto potrà essere acquisita presso la camera di commercio competente per territorio.

Qualora dovesse accadere di avere uno (o peggio più omonimi), alla visura andrà allegato un certificato di residenza storico. Ricordati che oltre al limite minimo di un anno dall’ultimo protesto, per avviare l’iter di cancellazione non devono essere trascorsi più di 5 anni. Se il protesto riguardasse una società e non una persona fisica, l’istanza dovrà essere sottoscritta dal rappresentante legale della stessa.

come cancellare un protesto
Come cancellare un protesto

Il pronunciamento del tribunale sulla richiesta di cancellazione

Una volta depositata l’istanza, corredata da tutti gli allegati indicati e da una marca da bollo il cui importo attuale è di 8,00 euro, il tribunale effettuerà una valutazione sul richiedente. Non è infatti un iter automatico quello della cancellazione, ma attiene anche ad una concreta valutazione anche sull’eventuale reiterazione del comportamento debitorio. Se il tribunale competente per territorio dovesse rigettare l’istanza, puoi fare appello alla corte d’appello arrivando, eventualmente, fino alla Suprema Corte di Cassazione. Effettuate le valutazioni di rito, il Giudice, ai sensi della Legge 108/1996, rilascerà un decreto di riabilitazione.

La cancellazione da parte della Camera di Commercio

Una volta ottenuto il decreto di riabilitazione, devi recarti presso l’Ufficio protesti della camera di commercio competente in relazione alla tua residenza e presentare l’istanza di cancellazione di protesto. Per farlo dovrai compilare un apposito modulo a cui dovrai apporre una marca da bollo il cui importo attuale è di 16,00 euro. L’Ufficio competente, che non effettuerà alcuna valutazione (che viene fatta dal Tribunale) effettuerà la cancellazione del protesto nel termine di 20 giorni dalla richiesta presentata. Il decreto di cancellazione del protesto viene pubblicato sul registro dei protesti e ti consente di non essere più considerato cattivo pagatore

Errata iscrizione nel registro dei protesti

Potrebbe accadere di ritrovarsi iscritti nel registro dei protesti per errore o comunque in maniera illegittima (ad esempio nonostante tu abbia saldato in tempo il debito). In questo caso, presentando direttamente all’ufficio potresti della camera di commercio la documentazione che provi l’errore o l’illegittima iscrizione, la cancellazione sarà automatica senza alcun ulteriore passaggio formale a tuo carico.

Seconda iscrizione nel registro dei protesti

L’iter di cancellazione del protesto, sebbene soggetto comunque ad una valutazione del tribunale, è piuttosto automatico laddove i passaggi siano stati rispettati. La cancellazione diventa invece assai difficile in caso di reiterazione del protesto. Nonostante anche in caso di seconda (o plurima) iscrizione nel registro dei protesti l’iter formale sia il medesimo e non ci siano vincoli alla possibilità di richiedere una cancellazione, il tribunale è, di norma, molto più restio a concedere la riabilitazione a coloro che sono considerati recidivi.

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