Aprire un negozio in franchising è sicuramente meno rischioso di aprire un’attività svincolata da un marchio predefinito. Tante però sono le persone che si affidano a questo tipo di attività, riscontrando un successo in alcuni casi mentre in altri, no. È bene prima di tutto capire cos’è il franchising, quali sono i requisiti necessari per accedere senza incorrere in grossi rischi. Ti spiegheremo quali sono i vantaggi e quali suggerimenti dovrai seguire per avere successo con questo tipo di attività.
Cos’è un’attività in franchising? “È un contratto con il quale un’azienda concede il diritto di commercializzare i suoi prodotti o fornire i suoi servizi, usando il nome dell’azienda o il marchio. Questa operazione è soggetta ad un canone.” Con questa formula diventare imprenditore è conveniente, poiché potrai servirti della visibilità che un marchio ha già acquistato sul mercato, riducendo i rischi. Questa opportunità si rivolge a tutti gli imprenditori che vogliono mettersi in proprio ma non hanno la possibilità di sfidare il mercato. Affidarsi a questo tipo di mercato è un investimento a basso rischio. Questo sarà il principio base di un’attività di franchising.
Ricercare il franchising giusto per te
Attraverso un’oculata osservazione dell’andamento del mercato, è bene andare a caccia del marchio più adatto alle proprie aspirazioni e alla propria idea di business. Molti sono i franchising che operano sul mercato. È bene trovare quello che abbia una formula più interessante e conveniente. Dopo aver scelto su quale settore puntare, bisogna scegliere tra la rosa dei marchi selezionati, comparandoli in maniera obiettiva, scartando quelli che ti sembreranno meno convenienti. È auspicabile selezionare almeno tre o quattro alternative sulla quale potrai chiedere informazioni più dettagliate e fare un’analisi dell’azienda e come opera, in maniera obiettiva, optando per la scelta più sicura.
Fondamentale sarà l’incontro con la casa madre. In questa situazione potrai valutare personalmente la realtà del progetto in franchising e la solidità dell’azienda che lo propone. L’incontro con il franchisor si rivelerà come chiarificatore riguardo l’attività svolta. Potrai inoltre chiarire i tuoi dubbi o perplessità circa di rapporto di affiliazione e tastarne la credibilità.
Cosa chiedere al franchisor
Per valutare l’offerta di affiliazione ad un franchising e i suoi eventuali vantaggi, segui questi suggerimenti. Farsi mostrare i bilanci dei punti vendita di proprietà nonché dell’azienda stessa, è il primo passo. È necessario fare una valutazione sui soci fondatori chiedendo il loro curriculum vitae e l’esperienza nel mondo del lavoro e sul mercato circa l’attività svolta. Informarsi sulla rete di vendita nonché della sua estensione. Non dimenticare di farti fornire i recapiti di altri affiliati per raccogliere testimonianze circa la loro esperienza nell’attività. È bene sapere anche la storia dell’azienda, quali sono i suoi valori e come si sviluppa la sua rete di vendita, secondo quali principi opera. Un altro suggerimento utile sarà quello di chiedere i piani di sviluppo dell’azienda all’interno del mercato e quali rilevazioni si effettuano sui profitti del prodotto o del servizio fornito, nei vari territori regionali dove l’attività si sviluppa.
Sarà necessario redigere un business plan. Dopo l’incontro avvenuto in casa madre, con il loro aiuto, protrai stilare una previsione di costi e guadagni, servendoti dell’ausilio del commercialista. Questo piano è in grado di evidenziare la previsione di spesa e quella di incasso, spalmati nel tempo. Verranno suddivisi i costi variabili e i costi fissi. Dopo aver quantificato il costo totale dell’apertura dell’attività in franchising, un totale dell’incasso previsto, è bene determinare il margine mensile di guadagno lordo. Su questa cifra bisognerà scorpare la quantità di tasse da pagare e i contributi necessari da versare, dopo di che su questa cifra si potranno fare le valutazioni finali.
Dopo aver fatto ciò è bene visionare un copia di un contratto per verificare. Le voci alle quali dovrai prestare attenzione sono:
- L’importo fee di ingresso
- Quale cifra sarà necessaria per iniziare l’attività;
- I termini e i modi per il pagamento dei diritti (royalties);
- Quali saranno i parametri di tutela della zona coperta e quale esclusiva offre l’azienda;
- Quali sono i servizi di formazione ed assistenza fornita dalla casa madre;
- Durata del contratto di franchising che generalmente è triennale;
- Le condizioni di rinnovo o di recesso del contratto e l’eventuale cessione del contratto di franchising.
Valutazione del franchising
La valutazione del franchisor è fondamentale. È altrettanto fondamentale che sia l’azienda a fornire tutti i dettagli della formula vincente adottata, nonché tutti i dati necessari che facciano comprendere gli aspetti della propria rete che ha successo, mettendola a confronto con le altre. Dovrai valutare attentamente se il franchising sia stato sperimentato sul mercato, quanti negozi sono operativi e quali sono i suoi bilanci. Pertanto sarà da verificare se ci sono punti non più attivi, se ci sono stati eventuali cambi di gestione e quanto la casa madre investa nella formazione dei propri affiliati.
È bene sapere se la casa madre fornisca assistenza anche nella scelta della location più giusta per aprire il proprio punto vendita. È importante confrontarsi con i franchisee già attivi, per raccogliere pareri sull’affiliante. Se il franchisor non è in grado di soddisfare i tuoi dubbi, è bene mettere in dubbio la professionalità di questi. Una buona valutazione parte proprio dai punti su citati. Tanti sono i franchising con marchi sconosciuti. Anche loro sono in grado di fornire opportunità vincenti di guadagno ed espansione, anche se i marchi conosciuti spesso sono sinonimo di affidabilità e di successo garantito. In questo caso tutto verrà affidato al tuo parere finale e al tuo fiuto per gli affari.