A seguito della variazione delle denominazioni di alcune tasse e imposte comunali, nei cittadini si è generata un pà di confusione e difficoltà nel distinguerle, tanto da non capire molto spesso a cosa si riferissero alcuni pagamenti.
Una delle variazioni che ha creato grande disordine nella comprensione è sicuramente la TARI.
A differenza di quanto tu possa pensare, questa non è una nuova tassa, ma non è nient’altro che la tassa sui rifiuti, che è sempre stata presente ma che era conosciuta, prima della legge di stabilità del 2014, con i nomi di Tarsu, Tia e poi Tares.
Quindi la Tari incorpora sotto un’unico nome le precedenti tariffe di igiene ambientale, le tasse per lo smaltimento dei rifiuti e il tributo comunale sui servizi per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, e deve essere pagata da tutti coloro che detengono o sono residenti in un immobile, o sono titolari di locali e aree scoperte che possono produrre rifiuti.
Quindi se sei proprietario di un immobile dove sei residente dovrai pagare la Tari, stessa cosa se sei un inquilino con abitazione presa in locazione. Questa tassa va pagata anche da chi possiede attività commerciali o professionali.
Ma come viene calcolato l’importo della Tari?
Il calcolo di questa tassa viene effettuato sulla base di alcuni indici che riguardano l’applicazione di tariffe fisse o variabili, sulla base della differenza tra utenza ad uso domestico e utenza a uso commerciale. Questi parametri vanno trasmessi alla società che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti, attraverso una dichiarazione specifica, dove dovrai indicare l’eventuale data di inizio di occupazione dell’immobile, il numero di persone residenti all’interno e la tipologia di utente ( inquilino, proprietario, utente privato o commerciale) e i metri quadri calpestabili, dimostrati con l’indicazione dei dati catastali presenti in visura camerale o all’interno dell’eventuale contratto di locazione, facendo attenzione a specificare eventuali pertinenze, box o garage attinenti all’immobile.
In alcuni casi particolari è possibile richiedere al proprio Comune una riduzione delle aliquote applicate, come ad esempio la residenza per più di sei mesi all’anno all’estero.
L’esenzione totale invece può essere applicata solo nel caso in cui il tuo ISEE rientri tra i parametri richiesti.
Pagamento della Tari attraverso F24: utilizzo del codice tributo 3944
Il pagamento di questa tassa, può essere effettuato in un unica soluzione entro il 31 Maggio di ogni anno, oppure a rate con un minimo di due, fino ad un massimo di quattro, sempre a partire da Maggio e con fine entro Novembre.
Il pagamento, un po come tutte le tasse e le imposte, deve essere effettuato attraverso l‘utilizzo del Modello F24 semplificato o standard, in cui oltre ai dati anagrafici relativi alla persona che dovrà pagare la tassa ( nome, cognome, residenza e codice fiscale), dovrai indicare nella sezione Imu e altri tributi locali:
- Il Codice Comune a cui si riferisce il pagamento
- Il codice tributo 3944, riferito alla Tari ad uso privato
- Il numero della rata che stai pagando (nella casella rate)
- L’anno di pagamento a cui l’imposta si riferisce nella casella anno)
- L’importo a debito versato