Quando si sente parlare di contratti può capitare di sentir parlare di clearing houses o di clearing members. Cosa sono queste entità? Per capirlo bisogna fare un passo indietro e capire il meccanismo di divisione tra i mercati ufficiali e quelli non ufficiali.
Quando si effettuano delle transazioni finanziarie tramite canali non ufficiali, infatti, i contratti che vengono stipulati vanno incontro ad un elevato rischio di insolvenza: in parole povere chi stipula un contratto potrebbe non avere i mezzi per mantenerlo, o potrebbe aspettarsi che la controparte sia disonesta e venga meno agli oneri contrattuali. Il problema dei contratti negoziati in mercati non ufficiali, infatti, è che il meccanismo di stabilimento del prezzo potrebbe falsare il valore reale del prodotto o del servizio venduto, e quindi di fatto aumentare il rischio che non tutte le parti firmatarie del contratto poi tengano fede ai propri doveri.
Nei mercati ufficiali, invece, c’è molta più garanzia, proprio perché esistono i clearing members. Questi membri sono parte di un gruppo che opera nella cosiddetta clearing house, ovvero la cassa di compensazione. All’interno di questa “lobby” di persone ci sono tutti elementi che funzionano da filtri umani, cioè da controllori che garantiscono la trasparenza delle transazioni. Queste persone giocano il ruolo delle controparti nelle compravendite, cioè fungono da ago della bilancia per evitare squilibri, truffe o semplici inadempienze.
Chi è all’interno di questa membership conosce una serie di comportamenti e di regole da applicare nell’ambito dei mercati ufficiali: quando si trova a trattare con acquirenti o venditori provenienti da altri mercati non ufficiali, il gruppo di clearing members applica queste regole anche agli outsider per limitare al minimo i danni.
Chi sono i clearing members e come funziona la clearing house
Per essere clearing members bisogna assumere il ruolo di intermediario, quindi è vero che una persona fisica è la prima chance che viene in mente, ma è altrettanto vero che anche alcune istituzioni possono diventare intermediari finanziari: ad esempio le banche.
Questi intermediari si preoccupano di gestire sia i contratti classici che i futures, cioè contratti di transazioni che hanno una scadenza prestabilita. La clearing house ha l’aspetto di una cassa comune di assicurazione, nella quale i membri versano una certa somma di denaro a testa che viene poi utilizzata per coprire le eventuali spese del cliente inadempiente nei confronti di chi è rimasto impigliato nelle maglie della disonestà altrui. Ovviamente il cliente inadempiente viene perseguito legalmente affinché restituisca alla cassa la cifra che è stata versata per coprire le sue mancanze, ma intanto chi è vittima di ingiustizia non rimane scoperto.
Questo metodo serve anche ai clearing members per costruirsi un proprio tesoretto personale: in base al calcolo di perdite e guadagni quotidiani effettuato dalla cassa di garanzia, infatti, il plus guadagnato dalla conclusione di contratti viene recapitato sul conto corrente del member che si è distinto per merito, così come se ci sono delle perdite esse vengono addebitate a chi se ne è reso responsabile. Non tutti i broker, o intermediari finanziari, aderiscono a questa cassa, ma l’atteggiamento nei confronti di chi non fa parte di questo circuito è comunque quello di richiedere alcuni tipi di garanzie monetarie equivalenti a quelle date dai members.