Fitch Rating ha assegnato un punteggio a 16 banche italiane dopo aver effettuato test sulla loro stabilità in caso di eventuale crisi. La decisione è stata presa dopo l’entrata in vigore della Full Depositor Preference (Normativa introdotta in Italia con l’attuazione del decreto legge 181/2015). Periodicamente le maggiori agenzie si occupano di fornire dati e informazioni sulla posizione degli istituti bancari a livello nazionale e internazionale.
Le banche solide e sicure: cosa mostrano i test Fitch Ratings
L’indagine svolta da Fitch mostra in testa i quattro istituti che sono stati promossi dall’Autorità Bancaria Europea nell’ultimo test. Questi istituti di credito mostrano una solidità patrimoniale superiore alla soglia minima fissata al 5.5% e sono Unicredit con 9.34%, Intesa Sanpaolo con 9.66%, Banco BPM con 6.67% e UBI Banca con 7.46%.
Nello specifico Intesa Sanpaolo, UniCredit, Mediobanca e Ubi hanno un buffer combinato che mostra la minore probabilità che si verifichi un default sia sui conti deposito che a lungo termine. Anche in caso di crisi avanzata queste banche manterranno comunque un buffer sufficiente.
Per le altre banche Banca Popolare di Sondrio, Banco di Desio e della Brianza, Banca Ifis, Credem, Volksbank e Bper è stato evidenziato un rating sui depositi in line a lungo termine. Tuttavia il buffer combinato di queste banche non è sufficientemente sicuro per chi deposita e soprattutto non assicurato in caso di problemi o liquidazione. In sostanza non c’è una sicurezza del 100% perché il buffer a disposizione non sarebbe sufficiente a coprire le spese o comunque ricapitalizzare la banca stessa.
Mps e Carige invece hanno dei profili di credito piuttosto deboli e quindi ci sono dubbi circa la loro sostenibilità. Iccrea Banca invece non ha ricevuto nessuna valutazione in quanto recentemente è stato creato il Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea. Bnl e Unipol Banca invece non hanno incrementi rispetto ai valori precedenti. Un abbassamento del rating rispetto a valutazioni precedenti ha riguardato: BNL, Agos-Ducato, Unicredit, Credito Sportivo e Fideuram. UBI Banca ha ricevuto in classifica un rating pari a BBB sui depositi a lungo termine, Banca Monte dei Paschi di Siena ha invece ricevuto un B – stable sui depositi della banca.
Valori di sicurezza per la BCE
La classifica stilata corrisponde agli istituti intercettati dalla BCE come i più sicuri nel nostro paese. La classifica stilata utilizzato la procedura SREP – Supervisory Review and Evaluation Process permette di attribuire dei valori per ogni modello: Cet1 relativamente al livello di sicurezza e solidità della banca, Cet1 ratio che indica la soglia di capital guidance. Le banche vengono sottoposte allo stress test ogni anno, per capire il bilancio e i risultati e informare i consumatori.
Rating delle banche e valutazioni complessive secondo Fitch Ratings
In pratica il rating delle banche è la capacità che questi hanno di fronteggiare un eventuale fallimento o perdite pesanti. La classifica che viene redatta da questa agenzia specializzata ordina gli istituti dalle meno rischiose alle più rischiose con una serie di codici che vanno da AA+ a scendere e sono esemplificativi del rischio che corrono i correntisti. Le classifiche vengono periodicamente aggiornate, di media le banche restano stabili salvo ovviamente fusioni, crisi dei paesi o degli istituti, grosse operazioni finanziarie.
Fitch ha chiarito complessivamente che la situazione bancaria italiana non è delle migliori, questo perché il debito sovrano rappresenta un rischio per l’intero paese. L’abbassarsi dei titoli di stato, l’incertezza economica e i costi di finanziamento sono tutti elementi che interagiscono in modo negativo nel rating. Le banche italiane sono quindi tutte nell’occhio del ciclone perché molte di esse sono legate allo Stato italiano.
La sicurezza della banca può essere determinata dallo stato delle sue obbligazione e azioni, dagli accantonamenti su crediti deteriorati, dalle aggregazioni. Per scegliere una banca sicura è quindi sempre meglio orientarsi verso un istituto di grandi dimensioni, che abbia una buona quotazione in borsa e una storia recente stabile, un bilancio positivo e report che mostrano una sicurezza a medio termine e rientri in un parametro CET1 ratio.