Stai pensando alla cessione del credito ma non hai ben capito quali siano i suoi meccanismi di funzionamento? Ecco tutto quello che devi sapere sull’argomento.
Cos’è la cessione del credito
Si sente spesso parlare di cessione del credito, anche per quanto riguarda l’ecobonus e altre forme di agevolazioni statali ma non tutti sanno perfettamente in che cosa consiste e come si può fare per accedere a questa possibilità. Probabilmente anche tu hai dubbi su che cosa si intenda esattamente con questo termine ma si tratta di un’opportunità molto interessante che vale la pena approfondire. Detto in parole molto semplici, la cessione del credito avviene quando un soggetto che ha diritto ad un credito trasferisce tale diritto ad un soggetto terzo.
È proprio quest’ultimo che diviene il titolare del credito, a fronte del pagamento di parte o di tutto l’importo al soggetto che ne aveva originariamente diritto. Questo sistema viene ultimamente molto utilizzato nell’ambito dell’edilizia, quando il cliente che ha diritto ad una detrazione fiscale preferisce uno sconto in fattura e cede alla banca o all’azienda il diritto del suo credito.
Quali tipologie esistono
Sostanzialmente esistono due tipologie differenti di cessione del credito, quella pro soluto e quella pro solvendo. La differenza fra le due tipologie può sembrare molto sottile ma in realtà è sostanziale e presenta sia dinamiche differenti di gestione che rischi diversi per il creditore che cede il suo diritto. Nel primo caso, infatti, il cedente lascia al cessionario il credito e si libera di qualsiasi responsabilità: sarà cura di quest’ultimo riuscire a recuperarlo e, per sopperire a questo rischio, offre una liquidità più bassa al cedente. Nel caso del pro solvendo, invece, il cedente garantisce al cessionario la certezza del credito e la sua esecuzione e, in caso di problemi, fa fronte in prima persona al pagamento. In questo caso, però, il cessionario è tenuto a corrispondere al cedente l’intero valore del credito, senza alcuno sconto. Solitamente la cessione del credito avviene nei confronti di banche, istituti finanziari e società di recupero crediti.

Come funziona la cessione del credito
Nell’ambito dell’edilizia, la cessione del credito avviene verso l’impresa edile che è incaricata di eseguire i lavori. Una volta che sono stati accertati i requisiti che il cliente deve avere per ottenere il bonus previsto dall’articolo 119 del D.L. 34/2020, l’impresa realizza al cliente un preventivo nel quale la somma corrispettiva al bonus di cui si ha diritto viene detratta sotto forma di sconto in fattura, di solito decurtata di una piccola percentuale. Al termine dei lavori sarà cura dell’impresa che ha acquisito il diritto di credito portare avanti la pratica secondo la normativa attualmente vigente per poter ricevere la cifra corrispondente. Con questo sistema, il cliente è invogliato ad eseguire i lavori perché riceverà uno sconto immediato, l’impresa edile invece non solo si assicura il cliente ma guadagna anche qualcosa in più, relativo a quella piccola decurtazione che viene sottratta in fattura per la gestione della pratica.
Quando può essere richiesta
La cessione del credito può essere richiesta in tutti quei casi nei quali la legge lo consente, ovviamente dopo aver accertato con cura che esista davvero un diritto di credito. Potrebbe esserti utile sapere, però, anche quali sono le circostanze nelle quali la cessione non può avvenire: in particolare sono tre i casi in cui questo non è possibile. In primo luogo esistono una serie di debiti che non sono cedibili, così come spiegato all’interno dell’articolo 1260 del codice civile, ad esempio quelli definiti intuitu personae che sono i tipici debiti nell’ambito del lavoro. Poi ci sono quei debiti nei quali, all’interno dell’accordo, è stato espressamente dichiarato il divieto di cessione dalle parti contraenti. Infine non sono cedibili i debiti contratti da minori e quelli di carattere alimentare.
Chi può richiederla
Sono diversi i soggetti che possono beneficiare della cessione del credito visto che la legge prevede questa tipologia di accordo in molti casi diversi. Solitamente possono accedere a tale opportunità i soggetti che hanno un’attività di impresa, coloro che vantano un credito fiscale come IVA o IRES, infine coloro che hanno diritto ad un credito d’imposta come bonus fiscali, quelli edilizia, di affitto, etc. Nella maggior parte dei casi il soggetto cessionario è rappresentato da una banca oppure un istituto di credito ma non mancano casi, come appunto quello dell’ambito edilizio, nei quali è la stessa impresa che esegue i lavori a trasformarsi anche in cessionario. All’interno di un’operazione del genere vanno quindi identificati tre soggetti: il cedente, il cessionario e naturalmente il ceduto, ossia il titolare del debito che viene passato di mano in mano, il quale deve essere avvisato dell’avvenuta cessione attraverso comunicazione scritta.