La Certificazione Unica è un documento con il quale il datore di lavoro, il committente o l’ente previdenziale certifica ai soggetti titolari di reddito o di pensione, gli emolumenti che sono stati corrisposti nel corso di un anno di imposta di riferimento.
In altre parole, i sostituti di imposta possono utilizzare la Certificazione Unica per poter attestare i redditi da lavoro dipendente e assimilati, i redditi da lavoro autonomo, le provvigioni e i redditi diversi nei confronti dei soggetti titolari di tali emolumenti. La Certificazione Unica deve essere consegnata al percettore delle somme (cioè, colui che ha ricevuto tali accrediti) usando un modello predisposto dall’Agenzia delle Entrate, entro il 31 marzo dell’anno successivo a quello cui si riferiscono gli emolumenti.
Come funziona la Certificazione Unica
Introdotta nel 2015 in sostituzione del “vecchio” CUD, la nuova Certificazione Unica è un modello fiscale che serve per attestare i redditi conseguiti dal percettore nell’arco di un anno di imposta. Il suo funzionamento è molto semplice. Nel documento sono infatti riportati tutti i principali dati fiscali e previdenziali sui redditi da lavoro dipendente, autonomo, provvisioni, redditi diversi e assimilati e assistenza fiscale, oltre a quelli sulle locazioni brevi.
Consegnando il documento nei termini previsti, il sostituto di imposta adempie pertanto ai proprio obblighi di legge in merito all’attestazione dei dati di cui sopra, e permette al percettore di quelle somme di poter utilizzare proficuamente il documento per i propri scopi, e principalmente per la compilazione della dichiarazione dei redditi 2018, essendo la Certificazione Unica uno dei suoi documenti necessari.
Chi può usare la CU
Come abbiamo brevemente visto nelle righe di cui sopra, la Certificazione Unica deve essere utilizzata e consegnata dai sostituti di imposta, committenti, datori di lavoro ed enti pensionistici, che nel corso dell’anno di imposta abbiano corrisposto:
- somme di denaro o valori soggetti a ritenuta alla fonte;
- contributi previdenziali, contributi assistenziali e/o premi assicurativi dovuti all’Inail;
- somme di denaro o valori per i quali non è prevista l’applicazione delle ritenute alla fonte (il principale caso è quello rappresentato da un datore di lavoro estero che occupa lavoratori italiani all’estero, ma con assicurazione nel nostro Paese).
Di contro, la Certificazione Unica sarà ricevuta da tutti i percettori degli emolumenti di cui sopra, ovvero:
- lavoratori dipendenti e assimilati;
- lavoratori autonomi;
- pensionati;
- cittadini che hanno percepito dall’istituto di previdenza nazionale redditi da lavoro dipendente o assimilati, redditi da pensione, redditi da lavoro autonomo, redditi da provvigioni e redditi di altra natura;
- titolari di premi assicurativi Inail.
Quali sono le scadenze della Certificazione Unica
I sostituti di imposta devono trasmettere il modello di Certificazione Unica all’Agenzia delle Entrate entro il 7 marzo di ogni anno, mentre la consegna al percettore delle somme dovrà avvenire entro il 31 marzo. È invece il 31 ottobre la scadenza utile ai sostituti di imposta per poter trasmettere la Certificazione Unica relativa ai percettori di redditi esenti o non dichiarabili nella dichiarazione precompilata.
Se desiderate saperne di più sulla Certificazione Unica, sui suoi utilizzi e sui suoi contenuti, il nostro consiglio è quello di ricorrere al sito internet dell’Agenzia delle Entrate, dove è prevista un’apposita sezione dedicata proprio a questo tema.
È inoltre a disposizione, sullo stesso sito, un form per poter inviare delle richieste di assistenza e di informativa più specifiche, che pur non avendo valore di interpello legale, possono comunque chiarirvi alcuni importanti dubbi legati alla corretta fruizione del documento oggi in esame.