Cedolare secca sugli Affitti a canone concordato dal 10 al 12,5%, tutti i dettagli

Un contratto di affitto a canone concordato permette di usufruire dei benefici legati alla cedolare secca del 10%. Approfondiamo come opera, quando si mette in pratica, e sopratutto quali sono gli svantaggi e i vantaggi legati a questo tipo di pratica.

Cedolare secca, caratteristiche principali

La cedolare secca dal 10 fino al 12,5%, entra in funzione quando si stipula un contratto d’affito per immobili destinati esclusivamente ad uso abitativo.
Uno dei vantaggi maggiori quando si stipula un affitto a cannone concordato è proprio la possibilità di usufruire della tassazione ridotta. Nel momento in cui si va a stipulare un contratto d’affito di questo tipo, la cedolare secca sostituisce automaticamente la tassazione Irpef.

E’ proprio per questo motivo che la stragrande maggioranza degli studenti universitari, necessitati al trasferimento vicino alla sede di studio, sceglie di stipulare un contratto d’affitto a canone concordato.

Come funziona la cedolare secca

La cedolare secca riguardante gli affitti, coinvolge la tassazione del reddito fondiario dei soggetti fisici detenenti di immobili. Se pensavate dunque di poter usufruire della cedolare secca per strutture che non sono adibite allo scopo abitativo, abbiamo una brutta notizia per voi, non potete beneficiare dei vantaggi offerti dalla cedolare secca sugli affitti a canone concordato. La cedolare a secco variabile dal 10% fino al 12% è una novità introdotta da poco, di conseguenza ancora non molto applicata dagli affittuari.

Vantaggi

I sindacati di proprietari e coinquilini su base cedolare trovano un accordo centrato sui limiti massimi e minimi dell’ affitto, limiti fortemente influenzati anche dalla località in cui è posta la struttura abitativa coinvolta. Così facendo si otterrà un rispetto maggiore sia delle pretese dell’ affittuario che della disponibilità economica del futuro inquilino.
La cedolare secca è stata introdotta al fine di arginare e sopprimere il mercato degli affitti fatti senza regolare documentazione, in parole povere, a nero.

Svantaggi

Il più grande svantaggio dell’ affitto a canone concordato usufruente della cedolare secca, e il divieto imposto al proprietario di scegliere in modo autonomo la somma di affitto mensile destinatagli. Il coinquilino inizierà a beneficiare dei vantaggi offerti dalla cedolare secca solamente una volta trascorso un anno di affitto dell’ edificio abitativo, tale regolamentazione è stata imposta proprio perché il versamento della cedolare secca prende in considerazione anche l’ammontare delle entrate dell’anno precedente.

Stangata sulla cedolare secca, aumento dall’ 10% al 12,5%

Inquilini e proprietari di immobili di tutta Italia si sono riuniti in protesta contro l’ aumento della cedolare secca. La possibilità di un aumento così grande sulla cedolare secca, non farebbe altro che aumentare di conseguenza i prezzi mensili degli affitti a canone concordato.

Come dichiarato dall’ “Unione piccoli proprietari immobiliari”, l’ obiettivo iniziale della cedolare secca era ostacolare e decimare l’evasione fiscale, aumentando la cedolare secca dal 10% fino al 12,5%, non si farebbe altro che dare il via libera all’evasione fiscale e agli affitti di immobili abitativi a nero.

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