Il cattivo pagatore è una delle figure che spesso vengono attribuite a coloro che hanno richiesto un prestito e che si sono trovati in difficoltà nell’effettuare la restituzione del finanziamento accordato. Il cattivo pagatore è il cliente di una banca, oppure di un ente finanziario, che dopo aver ricevuto la liquidità da lui richiesta non è riuscito a seguire scrupolosamente il piano di restituzione rateale previsto dall’ente e messo in chiaro sul contratto realizzato da parte della banca.
Esistono due tipologie di cattivi pagatori, che si contraddistinguono solo ed esclusivamente per la durata che avrà questa classificazione nella loro storia di debitori della banca: il primo è quello che può essere facilmente definito come cattivo pagatore lieve, ovvero colui che avrà quest’etichetta per 12 mesi in quanto ha riscontrato delle difficoltà nell’effettuare il pagamento di 1 o al massimo 2 rate. Tutti gli altri, ovvero chi supera la soglia di due rate consecutive o no pagate in ritardo, vengono segnalati al CRIF, cosa che accade anche alla prima categoria, ma in questo caso il ruolo di cattivo pagatore ha una durata pari a 24 mesi.
La segnalazione viene inoltrata presso i centri di rischio e controllo finanziario, come il CRIF, che si occuperà di inserire il mancato pagamento, così come quelli successivi al primo, identificando quel cliente bancario, che viene inserito nei sistemi informatici non appena richiede un prestito, come cattivo pagatore.
Questa procedura ha uno scopo ben preciso, ovvero fare in modo che le banche possano scegliere se erogare o meno un finanziamento a quel cliente vista la sua mancata capacità di restituire il prestito mediante il pagamento delle rate. Generalmente, quando un cattivo pagatore chiede un finanziamento, questo gli viene negato anche se, la soluzione ideale, ricade sulla cessione del quinto dello stipendio o pensione, che non prende in considerazione questo tipo di dato.
Come sapere se si è cattivi pagatori e la cancellazione
Per sapere se sei stato inserito nella categoria dei cattivi pagatori, basterà inviare la richiesta di visura al Crif, ovvero dovrai compilare un modulo telematico grazie al quale avrai la possibilità di conoscere se sei stato inserito in questa categoria di persone oppure se la tua storia come debitore di un ente bancario è sempre positiva. Generalmente la risposta viene inviata dopo circa una settimana, anche se in qualche caso questa potrà essere ricevuta dopo qualche giorno.
La cancellazione, invece, avviene in automatico al termine della scadenza delle tempistiche previste dalla segnalazione. Questo significa che qualora tu sia un cattivo pagatore e questa sorta di etichetta ti è stata attribuita per un anno, non potrai richiedere la cancellazione prima dello scadere del termine: se questa inizia a marzo, solamente nel medesimo mese dell’anno successivo potrai uscire dai registri Crif come cattivo pagatore. Qualora invece la segnalazione sia ancora attiva ma i tempi della durata della stessa siano stati superati, potrai richiedere la cancellazione rivolgendoti a un ente che si occuperà di svolgere la suddetta procedura facendo in modo che tu possa tornare a richiedere i finanziamenti agli enti bancari.