Categorie Catastali: cosa Sono, quali Sono ed a cosa Servono

In Italia dal 1939 è stato introdotto un sistema per la determinazione delle rendite immobiliari basato sulle categorie catastali. Una vera e propria classificazione per inquadrare ogni tipologia di immobile in ragione delle sua caratteristiche strutturali e delle sue destinazioni d’uso. Se vuoi conoscere maggiori informazioni sulle categorie catastali, continua a leggere la nostra mini guida.

Categorie catastali, a cosa servono

Le categorie catastali e più in generale il Catasto, inteso come ente, ha come principale funzione quella di catalogare tutti gli immobili ubicati sul territorio italiano classificandoli in base alle loro caratteristiche, al fine di permettere la corretta applicazione delle imposte previste dalle normative in vigore (imu, tasi, tari, etc.). Da un punto di vista prettamente tecnico, la catalogazione dei vari immobili avviene attraverso degli opportuni indicatori dai quali viene poi calcolata la rendita.

È bene ricordarti che per la catalogazione vengono presi in considerazione due aspetti che vennero introdotti nel suddetto decreto regio del 1939: la qualificazione e la classificazione. Per qualificazione, in estrema sintesi, si intende la destinazione d’uso dell’immobile: ad esempio ci sono immobili ad uso abitativo ed immobili ad uso commerciale. Invece nella classificazione vengono prese in considerazione le caratteristiche specifiche dell’immobile che tiene conto della capacità di reddito dello stesso: ad esempio all’interno della categoria degli immobili ad uso abitativo esistono case popolari e ville di lusso che evidentemente hanno capacità di reddito molto differenti.

La qualificazione

Come ti abbiamo evidenziato nel precedente paragrafo, una prima catalogazione catastale degli immobili ubicati sul territorio italiano viene effettuata rispetto alla qualificazione ed ossia alla destinazione d’uso prevista per un determinato immobile. Affinchè un immobile venga inserito all’interno di una categoria piuttosto che un’altra, è necessario che essa soddisfi alcuni caratteristiche specifiche come, ad esempio, la presenza di un bagno ed un antibagno per locali destinati ad essere usati come uffici. Attualmente sono previsti sette gruppi di beni immobili e nello specifico, vi è il Gruppo A alla quale corrispondono Abitazioni ed uffici, il Gruppo B che rappresenta Immobili destinati a servizi, il Gruppo C per quelli ad uso commerciale, il Gruppo D per gli Immobili a destinazione speciale, il Gruppo E per gli immobili a destinazione particolare, il Gruppo F per le cosiddette entità urbane e il Gruppo T per i terreni.

La Classificazione Catastale

All’interno di ogni gruppo catastale vi è una ulteriore distinzione in ragione delle caratteristiche specifiche dell’immobile. Nel Gruppo A vengono inserite con numero crescente da 1 ad 11, abitazioni di tipo signorile (A1), di tipo civile, economico, popolare, ultrapopolare, rurale, villini, ville, castelli palazzi di eminenti pregi artistici o storici, uffici e studi privati ed infine abitazioni ed alloggi tipici dei luoghi. Chiaramente ci sono rendite catastali profondamente differenti tra abitazioni ultrapopolari e ville anche se dovessero trovarsi nello stesso Comune e con metri quadrati simili.

La distinzione viene basata in questo caso anche in funzione dei materiali utilizzati, delle stesse tecniche costruttive adoperate e nella presenza di beni considerati di lusso come nel caso della piscina. Nel Gruppo B (immobili destinati a servizi) vi sono ulteriori 8 categorie che vanno dalle case di cure ed ospedali fino alle scuole e laboratori scientifici passando per cappelle, oratori non destinate all’esercizio di pubblico del culto, biblioteche, pinacoteche, musei e quant’altro. Nel Gruppo C (Uso commerciali) ritrovi inseriti negozi, botteghe, laboratori per arti e mestieri, stalle, scuderie, tettoie, magazzini, stabilimenti balneari e molti altri. Nel Gruppo D (immobili a destinazione speciale) rientrano opifici, alberghi, teatri, istituti di credito, edifici galleggianti o sospesi, ospedali e case di cura ed affini.

Nel Gruppo E (immobili a destinazione particolare) vi sono stazioni per servizi di trasporto, ponti comunali in cui è previsto il pagamento di un pedaggio per il suo attraversamento, fabbricati ad uso di fortificazione, recinti chiusi per delle esigenze specifiche di valenza pubblica, fari per consentire alle navi di avere un punto di riferimento di notte, fabbricati destinati all’esercizio di culti di qualsiasi genere in maniera pubblicato ed altri casi simili. Nel Gruppo F (entità urbane) rientrano i fabbricati la cui costruzione non è stata terminata per cui non ancora dichiarati al Catasto, l’intera area urbana, le cosiddette unità collabenti (non utilizzabili per importanti dissesti che lo rendono inagibile) e il lastrico solare

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