Cartolarizzazione, cos’è? Funzioni e vantaggi

La cartolarizzazione dei crediti, spesso indicata anche con il nome inglese “securitization” è un’operazione finanziaria che permette alle aziende di cedere beni e attività, come crediti, asset, strumenti derivati, immobili, ecc., tramite l’emissione e il posizionamento di obbligazioni con cedole negoziabili. In altre parole, il credito delle società viene ceduto a terzi, i quali, al momento del rimborso, ricevono la restituzione del capitale più le cedole degli interessi maturati. Qui di seguito sono riportate tutte le informazioni basilari da conoscere in merito alla cartolarizzazione.

Che cos’è la cartolarizzazione

Nata intorno agli anni Settanta negli Stati Uniti ma diffusasi in Italia solo alla fine degli anni Novanta, la cartolarizzazione è un’operazione finanziaria applicata principalmente nel campo dell’edilizia residenziale. La cartolarizzazione è un istituto che permette di cedere a titolo oneroso, singolarmente o in blocco, crediti pecuniari e altri beni e attività finanziarie non negoziabili, i quali genereranno flussi di cassa pluriennali.

Chi acquista titoli cartolarizzati riceve i crediti delle aziende cedenti e matura interessi, incassabili al momento della riscossione insieme al capitale, ma se il credito diventa inesigibile perde l’intero investimento. Infatti, con la cartolarizzazione il cedente trasferisce sia i diritti che i doveri al cessionario. In questo senso, la cartolarizzazione è definita una cessione pro soluto, perché i rischi gravano interamente sui portatori dei titoli. Approfondiamo il funzionamento della cartolarizzazione nel paragrafo successivo.

Come funziona la cartolarizzazione

Attraverso la cartolarizzazione, le aziende cedenti, dette “originator”, cedono crediti a società veicolo, dette società di cartolarizzazione. A fronte delle attività cedute, le società veicolo emettono titoli negoziabili e li collocano sui mercati locali o internazionali. La società cedente non è obbligata a fornire garanzie alla società di cartolarizzazione nel caso in cui si verifichi il mancato pagamento da parte dei debitori.

In altre parole, i beni scambiati attraverso la cartolarizzazione non sono ceduti ai diretti sottoscrittori dei titoli, detti “noteholder”, ma passano attraverso società veicolo, le quali sono autorizzate a emettere titoli comprendenti i crediti ceduti. Le società veicolo versano all’azienda cedente la somma ricavata dall’emissione e collocamento delle obbligazioni, a cui è assegnato un rating proporzionale al merito creditizio. Vediamo qui di seguito i vantaggi della cartolarizzazione.

Vantaggi della cartolarizzazione

Ricorrendo alla cartolarizzazione, le aziende possono rendere mobili i capitali altrimenti vincolari sotto forma di finanziamento a terzi, ricevendone un immediato aumento di liquidità. Inoltre, la cartolarizzazione permette alle società di ottimizzare la gestione dello stato patrimoniale e dei rischi di tasso di interesse, di valuta e di credito grazie a cessioni accuratamente selezionate. Di conseguenza, le aziende incrementano anche la loro visibilità sui mercati.

In questo momento di crisi economica globale, le autorità europee promuovono la cartolarizzazione come metodo per rivitalizzare i prestiti alle piccole imprese. In Italia, la cartolarizzazione è usata ampiamente da parte di enti pubblici e di banche sotto forma di crediti in sofferenza. Grazie a questo strumento finanziario, le piccole e medie imprese possono accedere al mercato dei capitali a condizioni economiche vantaggiose.

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