Dalla riforma voluta da Renzi ormai due anni fa, il canone RAI viene corrisposto attraverso versamenti periodici direttamente nel conto dell’utenza domestica della luce. L’escamotage normativo adottato dal Governo ha voluto semplificare l’iter di acquisizione della tassa per la televisione e ha cercato di ridurre il numero degli evasori. Il successo della nuova norma ha consentito inoltre la riduzione dell’importo da corrispondere, attualmente fissato a 90 euro rateizzati nel corso dell’anno.
Il canone è dovuto da tutti i nuclei familiari in possesso di almeno un apparecchio televisivo collegato; per determinare la composizione del nucleo familiare si fa riferimento alle persone che risiedono presso la medesima abitazione. Esistono delle categorie di persone che sono escluse dalla corresponsione della tassa, scopriamo insieme quali:
Persone che non dispongono di apparecchi televisivi
Un nucleo familiare nel quale sia correttamente attivo un contratto di utenza domestica per l’energia elettrica che non disponga di un apparecchio televisivo può presentare un modulo specifico che può servire a dichiarare il proprio stato all’Agenzia delle Entrate. La procedura di esenzione va effettuata sia per la prima che, eventualmente, per la seconda casa. A proposito della seconda abitazione – ad esempio, la casa delle vacanze – se il nucleo familiare che la occupa è lo stesso, il canone RAI non è dovuto nuovamente.
Cittadini con almeno 75 anni compiuti e con redditi svantaggiati
Gli anziani appartenenti alle fasce reddituali più deboli sono esonerate dalla corresponsione della tassa sulla televisione a patto che dimostrino di avere un reddito che non supera la soglia dei 6713 euro annui. Per espletare la procedura di esonero dal pagamento del canone RAI, i cittadini in possesso di questi requisiti possono rivolgersi ai competenti uffici dell’Agenzia delle Entrate presentando una dichiarazione sostitutiva della richiesta di esenzione. In alternativa, sul portale web dell’Agenzia delle Entrate è disponibile un modulo stampabile, da compilare a cura dell’interessato, per chiede l’accoglimento della richiesta di esenzione che è valida per l’anno di imposta per il quale viene presentata.

Canone RAI 2018
Chi richiede per la prima volta l’esenzione nel corso di un anno, è obbligato ad inoltrare la richiesta di esenzione entro 60 giorni dall’ultimo giorno utile al versamento, mentre chi ha già pagato i canoni nel corso degli scorsi anni – dal 2008 in poi – nonostante avesse i requisiti per richiedere l’esenzione potrà richiedere il rimborso di quanto versato compilando l’apposito modulo presente sul portale dell’Agenzia delle Entrate. Con la prossima legge di stabilità è possibile che la soglia minima per ottenere l’esenzione si alzi, ma la proposta è ancora al vaglio delle Camere. Le richieste di esenzione potranno, in ultimo, essere spedite via raccomandata all’indirizzo della sede centrale dell’Agenzia delle Entrate oppure essere consegnate a mano presso un qualsiasi sportello sul territorio.
Da quest’anno è possibile presentare la richiesta di esenzione anche attraverso una procedura telematica messa direttamente a disposizione dei cittadini dall’Agenzia. Per poter accedere alla procedura online sarà necessario ottenere il PIN di accesso all’area riservata sul portale; la richiesta di esenzione andrà compilata direttamente online.