Il TFR o più conosciuto come liquidazione è il trattamento di fine rapporto, ossia la prestazione economica che spetta al lavoratore subordinato al momento della cessazione del rapporto lavorativo. Si individua in un compenso calcolato per quote, le quali devono essere il risultato delle retribuzioni annue percepite dal lavoratore. Il calcolo del TFR è possibile grazie a molti servizi presenti online, ma è ovviamente necessario sapere come si ottiene la somma finale, quella che deve essere corrisposta dal datore di lavoro al momento della cessazione del rapporto.
TFR, retribuzione di riferimento
Se non diversamente previsto dai contratti collettivi, la retribuzione base per ottenere il TFR è costituito da tutti quegli elementi di natura normale, tipica e ripetitiva presenti all’interno del rapporto di lavoro come stabilito dell’accordo. A questi si devono aggiungere gli aumenti di anzianità, indennità di mensa, disagiata sede, eventuali importi forfettari, provvigioni, premi, prestazioni riconosciute e corrisposte non occasionali.
Per il calcolo del TFR netto si parte dal lordo, prendendo come punto di riferimento le aliquote IRPEF dei periodi di lavoro, il numero degli anni e le frazioni dell’anzianità di servizio. Il principio di tassazione separate del TFR prevede che il reddito prodotto dal lavoratore durante gli anni di servizio sia soggetto alle imposte basandosi sulle aliquote dell’epoca, cioè del periodo in cui ha percepito il guadagno. Questo principio è favorevole al lavoratore, poiché prevede un’imposta IRPEF inferiore a quelle applicate secondo il principio delle aliquote ordinarie previste nel momento del ricevimento della liquidazione. Inoltre è da ricordare che l’Agenzia delle Entrate effettua un nuovo calcolo del TFR netto, ma tenendo conto delle aliquota IRPEF media ottenuta dagli ultimi cinque anni di lavoro.
Tassazione separata TFR
Il TFR netto deve essere calcolato dal datore di lavoro, che in questo caso opererà come sostituto di imposta, è dovrà:
- calcolare la base imponibile. Essa di ottiene sommando i TFR accantonati durante gli anni di lavoro e rivalutati;
- calcolare il reddito di riferimento;
- calcolare l’aliquota media per la tassazione;
- calcolare l’imposta IRPEF.
In un secondo momento, l’Agenzia delle Entrate provvederà a svolgere nuovamente i calcoli, tendendo conto delle dichiarazioni fiscali degli ultimi cinque anni per ottenere l’aliquota media.
Anticipo del TFR
È possibile richiedere l’anticipo sul TFR maturato, come stabilito dall’art. 2012 Codice Civile, che prevede che le somme percepite a titolo di anticipazione sul trattamento di fine rapporto non possono superare il 75% del totale dei versamenti eseguiti. Per ottenere un anticipo sul TFR serve:
- un rapporto di lavoro continuativo da otto mesi presso lo stesso datore di lavoro. Per cui è esclusa qualsiasi discontinuità o lavoro svolto saltuariamente;
- la misura massima del 70% del TFR maturato presso l’azienda;
- una sola possibile richiesta. Cioè non possono essere presentate più richieste di anticipo sul TFR.
Da ricordare che le richieste possono essere soddisfate nel limite del 10% annuo e deve essere limitato al 4% dei lavorati totali presso l’azienda. Con la contrattazione collettiva si possono stabilire delle regole più favorevoli, come la richiesta e concessione dell’anticipo sul TFR anche in mancanza dei requisiti. La richiesta deve essere presentata in forma scritta e può essere concessa per spese sanitarie, interventi presso strutture pubbliche, acquisto della prima casa per se stessi o per i figli, ristrutturazione straordinaria, concedi di maternità e formazione.
Calcolo online del TFR
Come accennato all’inizio, online sono presenti molti simulatori che consentono di calcolare il TFR. Alcuni si limitano a richiedere gli anni di lavoro e di fornire la media delle retribuzioni, altri sono più esigenti pretendendo l’inserimento di alcuni elementi ulteriori. Comunque valutando ciò che è stato indicato precedentemente, sapendo a priori quali sono gli elementi che permettono il calcolo del TFR, si possono individuare ed eventualmente inserire senza problemi.
Da non dimenticare che alcuni strumenti messi a disposizione su internet, appunto per il calcolo del TFR, tengono conto del tipo di lavoro svolto negli anni, per cui a priori bisogna controllare ed eventualmente inserire il proprio ambito lavorativo. Questo è importante per l’ottenimento del risultato, poiché comporta la variazione di alcuni fattori indispensabili. Nondimeno è necessario rammentare che questi strumenti di calcolo non sempre sono esatti, forniscono perlopiù un’idea sull’ammontare della liquidazione. Per questo bisogna rivolgersi alla propria azienda e, per maggiore sicurezza, ai servizi offerti da sindacati ed alcuni patronati.