Il bonus figli 2021 è un bonus che andrebbe a sostituire tutti gli altri sussidi esistenti, ma bisogna capire a chi spetta, quale importo è previsto, come fare domanda, quali sono i requisiti e qual è la compatibilità, concetto molto sentito perché ci si chiede che fine fanno gli altri tipi di sussidi, tra reddito di cittadinanza, il bonus mamma domani, e se vi possono essere modifiche o se addirittura andrebbero persi. Dell’assegno unico figli si occupa il Ministero delle pari opportunità e famiglia, inserito all’interno della Legge di Bilancio, per cui ci sono già i soldi per metterlo in pratica, cioè è un bonus coperto dalla disponibilità economica. La scelta, almeno inizialmente, sarà basata sicuramente sull’ISEE, per cui si partirà dalle famiglie che hanno un reddito più basso, che hanno più bisogno di questo bonus, che nasce proprio per dare una mano alle famiglie più numerose, difatti per ogni figlio spettano 250 €, con delle aggiuntive rispetto al numero di figli e altre caratteristiche.
A chi spetta il bonus figli 2021
Si parla di assegno unico universale, quindi, almeno per come è stato concepito, dovrebbe essere esteso a tutti, spetta quindi ai lavoratori dipendenti, agli autonomi, agli incapienti, cioè chi non ha una fonte di reddito. Primo requisito è sicuramente legato al fatto di avere figli. Tra i requisiti per poterlo richiedere, oltre che avere dei figli, essere residenti in Italia, da non confondere con la cittadinanza ovviamente, per cui anche chi non è cittadino italiano, anche se extra europeo, con regolare permesso di soggiorno, potrà fare domanda per il bonus. E’ da rispettare un determinato ISEE, per cui andrà aggiornato, aggiornare la dichiarazione sostitutiva unica, cosiddetta DSU.
Importo previsto
Per quanto riguarda la questione importo, c’è sia una quota fissa che una variabile; la quota fissa è destinata a tutti, che comunque oscillerà rispetto all’ISEE e ha una variazione minima, da 50 a 100 euro, mentre la quota variabile, sempre legata al reddito, e al numero di persone all’interno del nucleo familiare, arriva fino a 250 euro per figlio spettando a famiglie più numerose a basso Isee. Per chi ha un reddito al di sopra di 50mila euro riceverà solo la quota fissa, vedendosi escluso quella variabile. La variazione di importo spettante è legata anche al numero di figli all’interno della famiglia, per cui dal terzo figlio in poi vi è un aumento del 20%, il quale arriva fino al 50% se c’è un figlio affetto da disabilità, perché molto probabilmente, ci sono più spese da affrontare per la migliore assistenza medica del bambino.

Compatibilità del bonus con altri sussidi
Assegno unico figli e reddito di cittadinanza sono assolutamente compatibili, però chi percepisce già quest’ultimo e fa richiesta di assegno unico figli, potrebbe vedersi ridurre l’importo percepito anteriormente, ma non è detto, perché, come successo per altre misure di sostegno, dovrebbe applicarsi il principio di integrazione, per cui quell’importo dovrebbe essere integrato; bisognerà detrarre dalla cifra dell’assegno unico figli, la quota del reddito di cittadinanza applicata per i minori a carico. La quota minori si calcola ricorrendo alla scala di equivalenza, moltiplicando l’importo per il fattore di equivalenza associato alla propria famiglia, e quindi ricordarsi che, chi fa domanda per il reddito di cittadinanza ha valore 1, ogni persona maggiorenne in famiglia, ha valore 0,4 e ogni persona minorenne, ha valore 0,2. Una volta calcolata la quota mensile per i minorenni facenti parte del nucleo familiare, andrà detratta dall’assegno unico figli, e si saprà a quanto ammonta l’integrazione.
Come e quando fare domanda
L’intervallo di tempo per la richiesta va dal 1° di Luglio fino al 31 Dicembre 2021; domanda da presentare sul sito dell’INPS, dalla pagina messa a disposizione dall’ente. Bisognerà accedere utilizzando le credenziali personali del sito dell’INPS, quindi SPID, Carta Nazionale dei Servizi, Pin del dispositivo se non è scaduto. All’interno della pagina andranno inserite informazioni importanti per poter ricevere l’assegno unico. Attenzione che chi farà domanda entro il 30 Settembre avrò diritto anche a vedersi riconosciuti gli eventuali arretrati legati all’assegno unico e calcolati dal 1° Luglio. Chi farà domanda dopo questo termine avrà diritto al pagamento del mese e poi alle successive mensilità, ma non potrà vedersi riconoscere gli arretrati.
Importante avere un ISEE aggiornato, e bisognerà inserire i dati degli figli a carico, codice fiscale sostanzialmente. Bisognerà precisare all’interno della domanda se l’altro genitore vive insieme al richiedente ed è all’interno dello stesso nucleo familiare, per cui servirà anche il suo codice fiscale; bisognerà inserire il proprio ISEE di riferimento. Nella pagina dedicata alle modalità di pagamento andrà indicato come vorrete essere accreditati i soldi. Sarà chiesto di inserire anche lo stato di salute del figlio, specie in presenza di disabilità gravi. Nella schermata finale dovranno essere ricontrollati i requisiti inseriti e infine la loro autodichiarazione. Non resta che inviare la richiesta.