Bonus ed Aiuti Economici, Sussidi e Contributi per Disoccupati

La disoccupazione è relativa alla condizione in cui un lavoratore perde la sua posizione, differente quindi dall’inoccupazione che è la posizione di colui che non ha avuto un impiego. Quando un soggetto perde il lavoro lo Stato provvede, mediante una serie di iniziative, ad integrare economicamente, attraverso alcuni sussidi, la sua posizione al fine di garantirgli un’entrata per superare il complesso periodo ed immettersi nuovamente nel mercato del lavoro.

NASPI: sussidio di disoccupazione per licenziamenti e dimissioni per giusta causa

La prima cosa da richiedere quando si perde il lavoro è la Naspi ovvero il sussidio di disoccupazione previsto dal Jobs Act che garantisce mensilmente ai lavoratori una cifra in sostituzione dello stipendio. La Naspi può essere richiesta autonomamente sul sito dell’INPS oppure attraverso un CAF, la sua durata sarà della metà delle settimane rispetto ai contributi versati. Ovviamente vi sono dei vincoli per ricevere questo contributo, l’aver maturato almeno 13 settimane di contributi nei quattro anni precedenti, non vengono conteggiati invece periodi di cassa integrazione e quelli di permessi e congedi 104.

È bene fare domanda entro una settimana dal licenziamento, ma si può chiedere anche nell’arco di due mesi. Si ha diritto alla disoccupazione sia in caso di licenziamento che nel caso di dimissioni per giusta causa. Per sapere quanto spetta si può fare un calcolo: sommare le retribuzioni imponibili ai fini previdenziali ricevute negli ultimi 4 anni, dividere questa somma per il numero di settimane di contributi versati e moltiplicare il risultato per 4.33. La disoccupazione viene erogata con un importo ridotto, scende del 3% ogni mese dopo il 90esimo giorno.

Per richiederla sono necessari alcuni documenti: carta d’identità, SR163 che può essere scaricato dal sito dell’INPS e deve essere timbrato e firmato dalla propria banca per l’accredito, ultime due buste paga, lettera di licenziamento. La disoccupazione arriverà nel giro di due mesi, dipende molto dalle tempistiche dell’INPS regionale o comunque ad eventuali errori commessi nella fase di invio della domanda.

Reddito di inclusione REI: richiedere la social card

Questo nuovo sussidio che prende il nome di reddito di inclusione, va a sostituire l’assegno SIA e viene fornito alle famiglie che hanno più di 5 componenti e prevede una somma di circa 500 euro. Le persone che possono farne richiesta devono avere almeno un minore nel nucleo familiare, un ISEE basso, assenza di contributi economici, non possedere una vettura, essere nel nucleo con persone disoccupare, avere cittadinanza italiana.

Presso i CAF inoltre è possibile chiedere una riduzione del canone telefonico e delle bollette, un rateizzo sulla tassa sui rifiuti, la carta acquisti per i cittadini sopra i 65 anni e i bambini sotto i 3 anni, la detrazione dell’affitto del proprio appartamento.

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