Bonus Babysitter 2021: Ecco Tutti i Nuovi Requisiti per Ottenerlo

Il Bonus Babysitter 2021 è una delle misure previste nell’ambito del Decreto Rilancio, pensato per fronteggiare le conseguenze della pandemia di Covid-19; il suo scopo è quello di tutelare le famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, fornendo un supporto economico concreto. È gestito direttamente dall’INPS (Istituto Nazionale di Previdenza Sociale). Esso prevede la possibilità, per i genitori di figli minori di quattordici anni, di richiedere uno o più bonus spendibili nel servizio di baby-sitting. Questi possono essere utilizzati in tutti i casi di sospensione delle attività scolastiche in presenza per ragioni legate all’andamento della pandemia, o in caso di infezione o quarantena dei propri figli.

Chi può richiedere il Bonus Babysitter 2021

Il Bonus può essere richiesto da tutti i lavoratori autonomi (sia che essi siano iscritti alla Gestione INPS sia che facciano parte di altre Casse professionali non gestite dall’INPS stesso), dal personale della sicurezza e della difesa (forze dell’ordine), dal personale del soccorso pubblico e dai lavoratori del settore sanitario, sia privato che pubblico. Esso è valido per tutti i figli di età inferiore ai 14 anni (che frequentano quindi la scuola secondaria di primo grado), mentre si estende a tutte le scuole di ogni ordine e grado per chi ha figli affetti da disabilità grave, che sono normalmente ospiti di centri diurni di assistenza;

Il figlio deve essere convivente del genitore che richiede il voucher. Può essere utilizzato solo nel caso in cui non sia possibile lavorare da casa, tramite modalità di lavoro agile (smart-working). Se ne ha diritto solo nel caso in cui i genitori non usufruiscano già del congedo straordinario per Covid: le due cose sono infatti incompatibili tra loro.

Inoltre entrambi i genitori devono essere lavoratori: non può essere richiesto se anche uno solo è non lavoratore o disoccupato, o comunque fruitore di altre tutele che ne determinano l’assenza da luoghi di lavoro fisici. È compresa quindi in questo discorso la NASpI (indennità mensile di disoccupazione) e la cassa integrazione con riduzione completa dell’orario di lavoro, mentre il bonus è compatibile con la riduzione parziale, in quanto in tal caso il genitore dovrà comunque assentarsi per alcune ore della giornata;

Il Bonus è fruibile da chi si trova in congedo di maternità, in congedo parentale o in ferie, anche se queste dovessero riguardare entrambi i genitori. Esso può essere richiesto anche al fine di iscrivere i propri figli a servizi integrativi per l’infanzia (compresi i centri estivi). Non è più possibile richiedere il contributo per i nonni, e in generale per i propri familiari, a differenza di quanto avveniva nel 2020.

bonus babysitter 2021
Bonus babysitter 2021

Modalità per effettuare la richiesta

Il Bonus può essere richiesto attraverso due modalità:

  • Online, tramite la procedura guidata sul sito dell’INPS;
  • Recandosi in un qualsiasi patronato (CAF), dove la procedura verrà eseguita da un operatore a titolo totalmente gratuito.

Nel primo caso è sufficiente collegarsi al sito dell’INPS, e accedervi tramite le proprie credenziali (PIN INPS, Identità Digitale SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta dei Servizi Nazionali). A questo punto, attraverso il portale Bonus servizi di baby-sitting, si inseriscono i dati del genitore beneficiario, del lavoratore che intende prestare il proprio servizio, e del minore per cui esso è richiesto, compresi i dati relativi alla scuola frequentata; si indica poi la situazione lavorativa dei genitori e l’importo che si richiede come contributo (massimo 100 euro a settimana). Così facendo si può inoltrare la domanda.

Le domande vengono accolte in base alla loro cronologia di presentazione fino all’esaurimento dei fondi prestabiliti. È necessario anche che l’utilizzatore (il genitore) e il prestatore del servizio (babysitter) si registrino alla sezione relativa alle Prestazioni Occasionali (Prestazioni di Lavoro Occasionale: Libretto Famiglia) sul sito dell’INPS. Questo perché il Bonus Baby-sitting viene erogato come voucher virtuale sul Libretto Famiglia, ovvero quello strumento tramite cui l’INPS retribuisce le prestazioni di lavoro occasionale. Se invece viene utilizzato per iscrivere i propri figli a centri per l’infanzia, la somma di denaro verrà fornita direttamente al richiedente. Chi svolge l’attività di babysitter può essere qualsiasi persona fisica che non esercita altra attività professionale o d’impresa.

A quanto ammonta

Il Bonus ammonta ad una cifra massima pari a 100 euro a settimana. Esso può essere richiesto più volte in presenza di più figli, ma comunque il limite di 100 euro è da intendersi per ogni nucleo familiare, indipendentemente dal numero di persone che ne fa parte. Esso viene erogato sotto forma di voucher pari a 10 euro l’ora. È pertanto necessario che il compenso previsto corrisponda a questo. L’INPS provvede al pagamento entro il 15 di ogni mese, per ogni registrazione avvenuta entro il 3 dello stesso.

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