Si parla di Bolla speculativa nell’ambito economico-finanziario quando il valore di un bene, o più praticamente il suo prezzo, si alza repentinamente e in maniera limitata nel tempo. Il fenomeno in questione può manifestarsi sia in ambito finanziario riflettendosi su azioni, obbligazioni e titoli derivati, sia in ambito puramente economico influenzando ad esempio il valore degli immobili.
Questa particolare “fase” di mercato si manifesta per una congiuntura di eventi la cui causa strutturale è l’aumento repentino della domanda del bene. La crescita improvvisa della domanda porta infatti a:
- Una minore disponibilità del bene in questione, di conseguenza il bene diviene più raro e prezioso, aumentando inevitabilmente di valore.
- Una psicologia di mercato che non fa altro che aumentare ulteriormente la domanda: l’euforia per l’acquisto del bene cresce da parte degli investitori, convinti di rivendere il bene, al momento molto quotato e poco disponibile, ad un prezzo più alto in previsione di un’ulteriore crescita di valore. I soggetti economici, anche chi in genere è più restio al rischio, sono più spinti ad acquistare un’immobile, un servizio, un’impresa o un titolo di diritto sui suddetti beni “in crescita” e tutto ciò contribuisce in maniera significativa sul valore del bene, che continua ad alzarsi.
La Bolla Speculativa è però un fenomeno destinato ad “esplodere“: dopo un primo ciclo di rialzo dei prezzi vi è una seconda fase di discesa, fino ad arrivare al principio del ciclo, in cui il valore del bene viene dunque ripristinato. Questo avviene perché: il prezzo assume valori troppo alti tanto da bloccare ogni potenziale investitore; l’euforia si spegne in quanto il bene viene rimesso sul mercato dagli acquirenti e diventa quindi nuovamente “disponibile”,perdendo di rarità. Di conseguenza le prospettive di guadagno si fanno via via più basse fino a portare l’investitore a rivendere a un prezzo minore o molto minore il bene precedentemente acquistato. Vediamo ora alcuni eventi storici significativi di Bolle speculative
Bolla dei Tulipani
Il primo evento storico documentato di bolla speculativa è “la bolla dei tulipani” scoppiata durante il Seicento nei Paesi Bassi. I bulbi furono importati dalla Turchia nel sedicesimo secolo e cominciarono ad essere coltivati in territorio olandese a partire presumibilmente dal 1593. I membri della middle-class olandese attribuirono involontariamente un surplus di valore ai bulbi, la novità del momento, che divennero un vero e proprio lusso e al contempo un”must-have” dei più facoltosi, che facevano praticamente “a gara”cercando di accaparrarsi il fiore più raro. La “follia dei tulipani” portò a un aumento spropositato di domanda dei bulbi e di conseguenza del prezzo dei fiori di migliaia di fiorini. Addirittura molti investitori vendevano i propri immobili per speculare sul nuovo, “fiorente” mercato.
Cominciò un commercio anche sui tulipani ancora da piantare, “features” vere e proprie sui fiori, e anche se la legislazione vigente si oppose a questa vendita allo scoperto la negoziazione non cessò. Fu a partire dal 1637 che i commercianti si resero conto di non poter più speculare sui prezzi dei fiori, in quanto la domanda non avrebbe mai più superato i precedenti picchi, e cominciarono a venderli. La bolla esplose, la “follia” si placò e molti olandesi persero quantità ingenti di beni cadendo in un crollo finanziario.
Bolla Immobiliare Irlandese
Più recentemente, nell’Irlanda del ventunesimo secolo, si è manifestata una Bolla speculativa sul mercato degli Immobili. Il PIL dell’Irlanda incrementò del 7% durante la fine degli anni ’90 fino agli inizi del 2000, questo per vari motivi: l’educazione irlandese raggiunse alti livelli e di conseguenza ci fu un miglioramento sostanziale nella formazione della forza-lavoro irlandese; la significativa crescita del lavoro portò ad un aumento dello stipendio medio; l’economia irlandese crebbe e molte furono le multinazionali che investirono nel territorio.
Dal 2003 al 2007 si registrò un forte aumento degli affitti, i numeri erano tra i più alti in Europa,inoltre le banche tedesche erano fortemente esposte verso l’Irlanda. Tutto questo portò a un aumento dei prezzi delle case irlandesi del 17% solo tra il 2000 e il 2001, e un raddoppio dei prezzi dal 2000 al 2006. Ma la prevedibile discesa della domanda nel 2007 portò a un decremento della forza-lavoro edile e nel 2009 all’esplosione della bolla con un calo del valore degli immobili del 40% e una contemporanea discesa economica.
Bolle speculative: passato e presente, ma il futuro?
Altri esempi di bolle speculative sono: quella delle dot-com nel mondo dell’internet sviluppatasi tra il 1997 e il 2000; la bolla speculativa giapponese riguardante sia il mercato immobiliare che quello azionario, iniziata nel 1986 e scoppiata nel ’91; l’incredibile bolla di Wall-Street che ha portato a un crollo in borsa devastante nell’ottobre 1929.
E chissà se il Bitcoin porterà a una nuova, devastante, bolla speculativa? Dopo quest’articolo investiresti in questa emergente moneta virtuale attualmente gonfiata del 1000% rispetto al suo valore iniziale? Certo, potresti pensare che se avessi speso nel 2009 70 cents in Bitcoin, oggi avresti circa 100.000 dollari… Ma, probabilmente, investendo oggi 100.000 dollari, potresti trovarti domani sospeso in una nuova, fragile “bolla” pronta a scoppiare.