La nuova legge di bilancio porta importanti novità nel campo delle tasse sulle auto aziendali date ai dipendenti, una vera e propria stangata dal valore di oltre 500 milioni di euro che colpisce oltre 2 milioni di lavoratori. Vediamo insieme quali sono tutti i dettagli di questa manovra fiscale 2020.
Tasse sulle auto aziendali: ecco cosa cambia con la nuova manovra di Governo
La nuova legge di bilancio porta l’attuale tassa del 30% sulle auto aziendali, concesse ai dipendenti, al doppio o al triplo del valore, arrivando così ad un significativo aumento al 100% per i veicoli ad alto impatto inquinante. Nello specifico la manovra coinvolge i numerosi lavoratori dipendenti che hanno scelto di disporre di una vettura aziendale come benefit non economico in quanto questo mezzo, anche se non porta a un aumento monetario in busta paga, è attualmente tassato al 30% del valore convenzionale.
Scontri sull’aumento delle tasse sulle auto aziendali e successiva retromarcia del Governo sulle vetture elettriche e ibride
Gi scontri generati dal provvedimento hanno portato a un dietrofront del Governo escludendo così dall’aumento della tassa tutte le vetture ibride ed elettriche, mentre per le altre è previsto un incremento della tassa al 60% del valore del veicolo e al 100% per le auto con emissioni inquinanti superiori ai 160 grammi per chilometro. Inoltre, come previsto fin dall’inizio, da questa manovra sono esclusi gli agenti di commercio, categoria che continuerà ad usufruire dell’attuale sconto al 30% del valore.
In base alla nuova normativa ad essere interessati dall’aumento della tassa sulle auto aziendali non sono solo grandi suv e auto di lusso ma anche auto di uso comune come la Kia Optima, la Renault Mégane, la Fiat 500L, la Ford Focus e tantissimi altri modelli.

Importante stangata per dipendenti, aziende private, agenzie di noleggio auto e settore del commercio auto
Grazie a un chiaro esempio riportato dal Corriere è possibile rendersi conto da subito di come la presente manovra va a diminuire la disponibilità economica di un lavoratore portando un aumento di tasse sull’auto aziendale di circa 2 mila euro su un reddito di 40 mila euro.
A subire questa stangata non sono solo i lavoratori dipendenti ma anche le aziende private, le agenzie di noleggio di veicoli aziendali e l’intero settore del commercio auto.
Eliminazione dell’agevolazione per il carburante per autobus e camion
Oltre a portare un aumento relativo alle tasse sulle auto aziendali la misura contiene anche l’eliminazione dell’agevolazione, attualmente in vigore, concessa sul carburante per camion e autobus per veicoli inferiori alla classificazione euro 4. Inoltre è bene ricordare che, a partire dal 2021, anche la classe di veicoli euro 4 sarà interessata dall’eliminazione dell’agevolazione.