Al giorno d’oggi acquistare un’immobile attraverso un’asta giudiziaria è sempre più frequente, specialmente per le possibilità di risparmio ed i vantaggi correlati che spesso consentono a chi avanza delle offerte di effettuare dei veri e propri affari. Le aste senza incanto rientrano nell’ambito delle aste giudiziarie e precedono quelle con incanto che, generalmente, succedono le prime e vengono effettuate quando non si sono ottenuti i risultati sperati. Scopriamo insieme come funzionano e quali sono le differenze tra le aste senza incanto e quelle con incanto:
Aste senza incanto: come funzionano
Le aste senza incanto prevedono la possibilità di avanzare delle offerte in busta chiusa per tutti gli offerenti, i quali per partecipare devono necessariamente versare una cauzione in grado di coprire le spese di procedura e di una somma pari al 10% del valore di base dell’asta stessa. Ogni soggetto interessato dovrà presentare la propria offerta in carta bollata, la quale dovrà essere necessariamente superiore al valore minimo stabilito per l’immobile in vendita.
Generalmente questo tipo di asta può non portare ai risultati sperati ma sarà sufficiente che la presenza di una sola proposta superiore al 20% del valore di base per considerarsi chiusa e per consentire all’acquirente di avviare tutte le procedure di registrazione per entrare in possesso della sua nuova casa. Il giorno dell’asta viene stabilito dal tribunale e la relativa domanda di partecipazione con la presentazione della propria offerta dovranno essere presentate presso la Cancelleria del Tribunale di riferimento.
La figura del giudice in questo caso sarà incaricata di stabilire tutte le modalità di pagamento della cifra indicata in busta dal vincitore, il quale se non presenterà nei tempi e nei modi prestabiliti tutto ciò che occorre perderà il diritto di vincita con conseguente rimessa all’asta dell’immobile aggiudicato. Gli altri partecipanti potranno, al termine definitivo dell’asta senza incanto, riottenere le somme versate senza ovviamente andare in perdita.
Asta senza incanto ed asta con incanto: differenze
Se l’asta senza incanto non ha portato ai risultati sperati si può procedere con un’altra tipologia di asta giudiziaria definita con incanto. Essa è un tipo di asta pubblica che consente a chiunque di concorrere per l’acquisto di un dato immobile senza dover presentare la domanda in carta bollata e che spesso attrae un numero maggiore di partecipanti. A differenza della precedente, l’asta si considera chiusa una volta trascorsi almeno tre minuti dall’offerta più alta effettuata dal miglior offerente.
Tuttavia, a differenza dell’asta senza incanto il risultato non si può considerare definitivo in quanto tutti i partecipanti alla precedente asta potranno, nei cinque giorni successivi, presentare un’ulteriore offerta aumentata di un quinto rispetto a quella considerata vincente. Nel caso in cui non pervengano offerte nei dieci giorni consecutivi alla fine dell’asta potrà essere decretato ufficialmente il vincitore e procedere così con la trascrizione dei dati all’interno dei registri immobiliari. In buona sostanza mentre nell’asta senza incanto il risultato è definitivo, nell’asta con incanto non è detta l’ultima parola.