L’APE Volontaria INPS è un tipo di agevolazione pensionistica della quale si sta discutendo abbastanza in quest’ultimo periodo e che nel 2018 potrà essere sfruttata da alcune categorie di lavoratori. Ecco come potrai andare in pensione in maniera anticipata e sfruttare l’APE Volontaria.
Chi può usufruirne
L’APE Volontaria, che si differenzia da tutte le altre, è un tipo di agevolazione pensionistica che può essere richiesta da parte tua a patto che tu abbia lavorato per un ente pubblico o privato, in qualità di dipendente, oppure che tu abbia svolto una professione da autonomo oppure abbia effettuato la registrazione presso la Gestione Separata. Per richiedere l’APE devi avere maturato un’età pari a 63 anni di vita ed aver versato un minimo di contributi pari a 20 anni.
Potrai effettuare la richiesta dell’APE Volontaria solo ed esclusivamente se tu hai come residuo di vita lavorativa, un minimo di 6 mesi fino ad un massimo di 43. Inoltre la tua futura pensione, ovvero quella regolare di anzianità, deve essere superiore di almeno 1,4 volte rispetto al trattamento AGO, ovvero all’Assicurazione Generale Obbligatoria. Aggiungi anche che non devi ricevere altri assegni che ti permettono di avere liquidità come, ad esempio, quello di invalidità. In questi casi rientri nelle figure che potranno richiedere quest’agevolazione pensionistica anticipata.
Gli importi dell’APE Volontaria
Qualora tu soddisfi tutti i requisiti per ottenere l’APE, potrai inoltrare la domanda del prestito ad uno degli enti bancari convenzionati che ti permettono di usufruire della stessa agevolazione. Tieni presente comunque che non sarai obbligato ad abbandonare il tuo lavoro: potrai usufruire di quest’agevolazione e continuare ad essere produttivo. Gli importi dell’APE variano a seconda del residuo lavorativo che devi versare prima di andare in pensione di anzianità. Questo significa che se richiede l’APE di 6 mesi, l’importo dell’assegno mensile che ti verrà retribuito sarà pari al 90% della pensione d’anzianità. Man mano che la durata dell’APE aumenta, minore sarà l’importo di denaro che riceverai come contributo. Ciò significa semplicemente che se richiedi l’APE per 43 mesi, il compenso che riceverai sarà pari al 75%.
Come avviene la restituzione dell’APE
La restituzione dell’APE avviene mediante il pagamento di 240 rate mensili che ti verranno detratte automaticamente dalla tua pensione. Tieni in considerazione il fatto che gli interessi saranno differenti sia a seconda dell’ente bancario che selezioni che dall’importo che caratterizzerà la tua agevolazione. Il TAN, secondo le ultime riforme e tenendo in considerazione la detrazione fiscale del 50%, sarà del 3,3% massimo mentre il TAEG subirà delle variazioni col passare degli anni.
La data d’inizio di restituzione coincide esattamente col ricevimento della prima pensione d’anzianità, che verrà sottoposta a tale detrazione. Per richiedere la detrazione dovrai semplicemente fare il login sul sito INPS, scaricare la domanda ed allegare i documenti richiesti, ovvero quelli relativi alla tua identità ed ovviamente ai contributi che hai versato fino al momento in cui hai deciso di richiedere l’APE. Dopo un’attenta analisi riceverai un responso da parte dell’INPS e se hai rispettato tutti i canoni prima descritti potrai usufruire di quest’agevolazione pensionistica.