Uno dei pezzi di numismatica maggiormente ricercato dai collezionisti è la 500 lire di carta, una banconota che ha fatto la storia della lira fin dai tempi del Regno d’Italia. La prima emissione risale addirittura al 1874 quando fu emessa questa banconota con la stampa solo sul fronte e con l’indicazione del valore del biglietto e dello stemma di Torino e Genova. Se sei in possesso di una di queste banconote, controllala con attenzione perché potrebbero farti realizzare un buon importo in quanto sono molto ricercate dai collezionisti. Ti forniamo di seguito alcuni cenni storici sulla 500 lire di carta e su come determinare il suo valore.
Breve storia della 500 lire di carta
La facoltà di emettere cartamoneta, prima della creazione della Banca d’Italia, era appannaggio di diverse banche per cui molte banconote, tra cui anche la 500 lire, provenivano da diversi istituti di credito. Oltre a quelle della Banca d’Italia, troviamo quelle emesse dal Banco di Napoli e dal Banco di Sicilia che risalgano alla fine del Milleottocento e che raggiungono valutazioni molto interessanti. Ti basterà pensare che una 500 lire del Banco di Napoli, perfettamente conservata, ha una valutazione che oscilla tra i 6500 e i 7500 euro. Allo stesso modo una banconota del 1876 emessa dal Banco di Sicilia vale circa 3000 euro.
Una delle banconote maggiormente ricercate, e che può davvero fare la fortuna di un collezionista, è la 500 lire grande emessa del 1950 che recentemente è stata valutata circa 10000 euro.
La 500 lire di Capranesi
Una delle banconote più conosciute e che i collezionisti di banconote cercano di accaparrarsi è quella di Capranesi. Questa fu emessa la prima volta nel lontano 1919 ed hanno la particolarità che sul retro è raffigurato uno dei due monumenti che si trova su Palazzo Koch in via Nazionale a Roma. Nello specifico, il monumento riportato sul retro è raffigurativo di Industria, Artigianato e Commercio. In realtà non è ricercata per il suo valore, che si aggira a poco meno di 1000 euro, quanto per il fatto che furono emesse in tiratura molto limitata.
La 500 Lire Ornata di Spighe
A partire dal 1947, la Banca d’Italia iniziò ad emettere un nuovo tipo di banconota da 500 lire, in carta filigranata, con sopra la firma di Luigi Einaudi, che rivestiva allora la carica di governatore della Banca d’Italia. Si presentavano innanzitutto con dimensioni leggermente più ridotte e riportavano sul fronte un dipinto di Raffaello con Venere, Giunione e Cerere, con quest’ultima con la testa ornata di spighe. Di qui il nome della banconota che oggi raggiunge una quotazione di circa 400 euro.
Le ultime 500 lire
Prima che con l’avvento dell’Euro, le lire fossero ritirate dalla circolazione, per alcuni anni sono state in circolazione anche delle monete da 500 euro. L’ultima banconota da 500 lire fu il cosiddetto biglietto Mercurio emesso a partire dal 1979.