Probabilmente le hai trovate in casa oppure le hai ricevute da qualche parente e ora vuoi conoscere il valore delle 500 lire Argento. Si tratta di monete diffuse tra il 1958 e il 1967, mentre nel 1982 fecero la sua comparsa un nuovo conio e le 500 lire diventarono bimetalliche: argento per l’esterno e bronzo per la parte centrale. Non tutte le versioni emesse dalla Zecca dello Stato hanno raggiunto una quotazione elevata, ma solamente le più rare, che possono valere alcune migliaia di euro.
Ti chiederai come si fa a sapere quali siano le monete che valgono di più. La risposta è semplice, dipende dalle caratteristica specifica del conio. Infatti alcune celebrazioni e alcuni errori hanno portato determinate versioni delle 500 lire d’argento a diventare molto rare e ad avere per questo quotazioni elevate. Considera però che in linea generale queste monete non sono ancora molto rare, ma con il passare del tempo certamente potranno diventarlo.
Il valore e la quotazione delle 500 lire Argento
La prima moneta del genere è stata coniata nel 1957 ed era una prova, tanto che uscì dalla Zecca con un errore: le vele delle caravelle erano state realizzate al contrario. Certamente se possiedi questo esemplare puoi ricavare dall’eventuale vendita un bel gruzzoletto, ma scenderemo nei dettagli più avanti. Prima è opportuno che tu sappia i valori dei 500 lire d’argento più comuni. Le emissioni del 1959, del 1960 e del 1968 hanno una quotazione che oscilla tra i 3 e gli 8 euro al pezzo, mentre quelle del 1961 possono valere dai 7 ai 25 euro.
Naturalmente il prezzo è differenziato a seconda dello stato della moneta, la migliore conservazione permette di avere un ricavo maggiore. A determinare invece il diverso valore tra gli anni è la tiratura, che in questo caso è stata più limitata nel 1961. In alcune versioni, però, sono contenuti errori di conio e questo porta la quotazione a raggiungere qualche centinaio di euro. Negli anni la Zecca ha coniato tre tipologie di 500 lire in argento 835. Il primo e il più conosciuto è denominato Caravelle.
Il 500 lire Caravelle tra quotazione e curiosità
La prima venne coniata come prova nel 1957, poi con la correzione dell’errore la medesima versione uscì dalla Zecca dal 1958 al 1967. Si tratta di un pezzo piuttosto comune. Come la riconosci? Semplice, sul fronte della moneta puoi vedere il busto di una donna in abiti rinascimentali contornata da 19 stemmi rappresentativi dei capoluoghi di regione dell’epoca del conio.
Il rovescio del 500 lire d’argento Caravelle riporta le tre caravelle che navigano verso destra. Di questa moneta sono stati realizzate alcune copie tra il 1993 e il 1994. Queste sono piuttosto rare. Queste ultime hanno un valore che oscilla tra i 30 e i 40 euro. La quotazione più alta è del Fior di conio. Mentre le altre possono valere tra i 10 e i 50 euro, perché la loro realizzazione era destinata ai collezionisti.
La prova del 1957 e le successive emissioni
Il 500 lire d’argento stampato dalla Zecca nel ’57 come prova è stato realizzato in 1004 esemplari e ha appunto le bandiere poste controvento. La sua rarità la rende una delle monete più preziose. In questo caso il suo valore ammonta a una cifra compresa tra 3 mila e 12 mila euro.
Tra le altre monete da 500 lire in argento c’è quella dedicata al Primo Centenario dell’Unità d’Italia con una donna seduta su un capitello e un elmo in mano, risalente agli anni tra il 1961 e il 1963, che vale sui 7 euro, a meno che non sia FDC e quindi arriva a 80 euro. La moneta dedicata a Dante Alighieri, con la sue effige, emessa nel 1965 vale tra i 3 e i 10 euro. Se invece possiedi le 500 lire bimetalliche sappi che la loro quotazione varia tra 1 e 2 euro.